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Il CISS, nell’ambito del Programma Gioventù in Azione – Servizio Volontario Europeo (SVE), offre la possibilità di svolgere un periodo di volontariato nella Repubblica di Macedonia della durata di 6 mesi (1 aprile 2012 – 30 settembre 2012) all’interno del progetto “Direction Europe. Promotion of active citizenship and youth creativity in the Republic of Macedonia” (cittadina di Negotino), finanziato dall’Agenzia Nazione Giovani e realizzato dal CISS in partenariato con l’associazione locale Centre for Regional Sustainable
Development (CRSD).

E’ previsto un periodo di formazione e preparazione al viaggio nel periodo compreso tra il 15 marzo 2012 e la partenza.

Il Servizio Volontario Europeo (SVE) propone un’esperienza di formazione a tutti i giovani tra i 18 e i 30 anni.

Per presentare la tua candidatura invia il Curriculum Vitae e una lettera motivazionale all’attenzione di:
Brando Amantonico e Margherita Maniscalco – Responsabili Servizio Volontario Europeo (SVE) CISS
e-mail: gioventuinazione@cissong.org
La scadenza è venerdì 9 marzo 2012 ore 17.00.

Per maggiori informazioni è possibile contattare telefonicamente la sede del CISS di Palermo al numero 091.6262694, chiedere di Margherita Maniscalco, e leggere la scheda del progetto SVE in Repubblica di Macedonia.

Nell’ambito del progetto si prevede:

– la copertura dei costi di vitto e alloggio del volontario

– l’erogazione di un piccolo pocket money mensile

– la copertura assicurativa

– la copertura del 90% del costo del viaggio.

di Margherita Maniscalco – CISS

Ancora una volta sono contenta di attraversare il ponte di pietra lungo il fiume Vardar….e torno a definirlo un ponte che unisce e al tempo stesso divide; stasera più che mai!

Siamo a pochi giorni dalle elezioni parlamentari (anticipate, per l’esattezza) e alcuni analisti parlano di clima molto teso. In effetti la campagna elettorale del primo ministro uscente Gruevski, non mi sembra abbia nulla da invidiare alla propaganda a cui Ben Ali ha abituato per tanti anni gli abitanti di Tunisi. Il suo volto è ovunque, non esiste altra possibilità che incontrarlo ad ogni angolo di Skopje; e se per caso ti è sfuggito un poster, non temere! Un maxi schermo in piazza con i suoi comizi ti aiuterà a ricordare. Alessandro Il Grande, nel mentre, aspetta fiducioso; è certo che uno dei suoi più grandi ammiratori ha la vittoria in tasca; finalmente potrà salire in sella a Bucefalo e dominare Skopje; doveva soltanto pazientare, esattamente fino al 2014!

“Skopje 2014” è il nome del grande (e costosissimo) progetto architettonico e urbanistico della capitale portato avanti a partire dal 2010 dal partito al governo, rappresentate di una destra nazionalistica che sembra volgere lo sguardo ad un’antica vanagloria piuttosto che alla membership Europea e ai problemi quotidiani del paese. Eppure è una scelta che ha poco a che fare con la cultura, l’arte e il folclore; è piuttosto una strategia politica. Il progetto prevede la costruzione lungo il fiume di numerosi edifici; una nuova corte costituzionale, un nuovo museo sulla lotta rivoluzionaria, hotel e altri ancora; al di là della scelta molto discutibile di invadere il lungo fiume di strutture imponenti, la scelta ancora più discutibile è lo stile architettonico selezionato: rigorosamente classico, neoclassico e barocco. Si contesta anche la scelta di costruire una nuova chiesa nella piazza centrale.

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Le interviste sono state realizzate durante il I° workshop che i docenti, formati durante la prima fase del progetto, hanno tenuto per i loro colleghi.

Intervista al prof. Dusko Perinski – Formatore del workshop

di Edlira Palloshi – Progetto “Cittadini di Macedonia”

Le esperienze dei primi workshops hanno avuto un grande significato, perchè tutti gli strumenti e gli esercizi usati nel workshop di questa seconda fase sono stati sperimentati durante i seminari e le attività nelle scuole, tra le due fasi dal progetto. Per questo sapevamo esattamente quali obiettivi raggiungere con ogni compito.

Come insegnanti formatori siamo soddisfattii dell’implementazione dal workshop. Insieme con lo staff CISS abbiamo creatole condizioni nella scuola, invitato e coinvolto gli insegnanti colleghi, scelto i materiali e le risorse tecniche per le attività.

Rispetto alla partecipazione dei colleghi abbiamo un parere positivo. Oltre ad alcuni obblighi scolastici, quel giorno erano presenti ed hanno partecipato con qualtità e cooperazione. Abbiamo notato e percepito un’ottima ricezione della formazione, attarverso le domande e le discussioni su tutti i temi.

Anche se è passato poco tempo dall’implementazione del workshop per poter parlare di qualche conclusione, penso che il mio ruolo come formatore darà il suo contributo nella mia professione. Questa esperienza permette di autovalutare la nostra professionalità e ottenere il parere degli altri colleghi e avere uno scambio di esperienze che aiutano in ogni modo.

Come per le altre aree, per gli insegnanti in Macedonia è molto carente la formazione su questi temi. Penso che a parte la sociologia e l’educazione civica, che sono regolari soggetti, non ci siano altre offerte.

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Le interviste sono state realizzate durante il I° workshop che i docenti, formati durante la prima fase del progetto, hanno tenuto per i loro colleghi.

Intervista alla prof.ssa Dijana Pejcinoska – corsista

di Edlira Palloshi – Progetto “Cittadini di Macedonia”

L’atmosfera del workshop era molto accogliente e rilassante. Le presentazioni dei colleghi erano piene di informazioni e le attività di gruppo molto interessanti. Ho solo da suggerire la carenza di strumenti per lavorare, es. forbici, e più tempo per trasferire i contenuti. Penso che sia utile avere più tempo per la discussione dal momento che in diverse occasioni abbiamo interrotto per proseguire le presentazioni.

Durante la discussione abbiamo concluso che l’applicazione dei modelli di educazione sulla cultura civica è possibile in differenti casi.

Per quanto riguarda la mia materia (inglese), gli studenti potrebbero scrivere saggi e fare i manifesti su questo argomento, per esplorare e presentare i risultati della lingua inglese, etc, ma dobbiamo tener conto di quanto spazio il curriculum lascia per tali attività, e il fattore importante è il livello della lingua inglese da parte degli studenti coinvolti in un progetto del genere.

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di Rossella Pizzuto e Ivana Kjurkcieva, rispettivamente cooperante e volontaria CISS in Macedonia

In questa sede o almeno in questa occasione non vogliamo ripercorrere i passaggi dei conflitti in Macedonia o descrivere il contesto odierno del paese, ma soltanto passare a voi lettori del blog del CISS alcune brevi notizie che ci hanno colpito negli ultimi giorni qui in Macedonia e che crediamo siano campanelli d’allarme da non sottovalutare.

Crisi parlamentare in Macedonia

Il 28 gennaio, il maggior partito d’opposizione in Macedonia, i socialdemocratici (SDSM), ha deciso di interrompere la partecipazione in Parlamento, dopo il congelamento dei conti bancari del principale canale TV di opposizione A1, di proprietà del magnate dei media Velija Ramkovski, che è al momento in galera. Hanno detto che avevano abbastanza del comportamento autoritario del Primo Ministro Nikola Gruevski e la destra, il VMRO-DPMNE governo.

A1 è stata oggetto di un’indagine penale di grandi dimensioni, insieme a molte altre società possedute o controllate dal magnate dei media Ramkovski.

Secondo alcuni, il giro di vite su A1 sembra essere una risposta a Ramkovski e alla sua presa di posizione forte contro il governo Gruevski; secondo altri il magnate dei media non è proprio un innocente, ma uno abituato a contatti con la malavita organizzata.

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Intervista dei partecipanti al I° workshop “Cittadinanza e intercultura” – 4 dicembre 2010, Negotino (MACEDONIA)

Le interviste sono state realizzate durante il I° workshop che i docenti, formati durante la prima fase del progetto, hanno tenuto per i loro colleghi.

Intervista alla prof.ssa Meri Dzorova – Formatrice del workshop

di Edlira Palloshi – Progetto “Cittadini di Macedonia”

Pensi che le esperienze dei workshop della prima fase ti abbiano aiutato nella preparazione di questo workshop e nel ruolo di formatrice?

Sì abbiamo utilizzato il materiale che ci è stato fornito nelle precedenti esperienze ed è stato utile nella preparazione delle nostre presentazioni.

Sei soddisfatta della realizzazione del workshop?

Sì, sono soddisfatta della collaborazione con i colleghi.

Sei soddisfatta della partecipazione dei colleghi?

Sì, il livello di partecipazione è stato molto buono. Hanno partecipato a tutti gli esercizi. Le loro attività, oltre la mia presentazione mi hanno permesso di approfondire ancora di più gli argomenti da me esposti (credo sia questo il senso no?)

Credi che il ruolo di insegnante abbia contribuito al lavoro svolto durante il workshop?

Mi ha permesso di ottimizzare il numero di ore disponibili in funzione degli esercizi scelti insieme allo staff CISS.

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Le interviste sono state realizzate durante il I° workshop che i docenti, formati durante la prima fase del progetto, hanno tenuto per i loro colleghi.

Intervista alla prof.ssa Ljubica Neveselova – Formatrice del workshop

di Petranka Delova Miladinova – Progetto “Cittadini di Macedonia”

Sono molto soddisfatta dell’opportunità di essere formatrice! Partecipo spesso ai seminari ……..abbiamo il dovere di parlare di questi temi e di una migliore educazione rispetto agli argomenti trattati!

Le conoscenze acquisite durante i precedenti seminari e quelle acquisite durante il progetto del CISS hanno contribuito alla mia preparazione complessiva al fine di soddisfare gli obiettivi di questa giornata.

Abbiamo utilizzato i materiali disponibili dall’anno passato, metodi e tecniche, per la realizzazione del seminario, così come durante il lavoro in classe. Implementare i contenuti dell’educazione civica fa parte della vita quotidiana ed è importante per il processo di intergrazione del paese nell’Unione Europea.

Quale è la sua opinione sull’offerta formativa su queste tematiche presente in Macedonia, non solo in merito al progetto del CISS?

In passato abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad alcuni momenti formativi come quello proposto dal Cultural Contact point Austria (CCP). Negli ultimi anni l’opportunità di acquisire e trasmettere queste tematiche ci è stata offerta solo dal CISS all’interno delle azioni previste dal progetto “Cittadini di Macedonia”.

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di Edlira Palloshi – Progetto “Cittadini di Macedonia”

Insegnante di Gevgelija – Prof.ssa Elica Koteva

• Quale è l’aspetto dei workshops che l’ha colpita maggiormente?

In generale, le impressioni rispetto alla formazione e ai workshop sono molto positive, sono soprattutto contenta della possibilità di fare conoscenza, che si è trasformata poi in amicizia, con i membri del vostro team e con i colleghi delle altre scuole.

• Come descriverebbe l’atmosfera generale durante i gruppi di lavoro?

Posso con soddisfazione dire che i workshops sono stati sempre molto attivi, noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio, penso che siamo sempre stati molto dediti al lavoro anche se a volte un pò rumorosi!

• Nella Sua esperienza lavorativa ha mai partecipato ad altri progetti su questi o su tematiche simili?

Ho partecipato ad un progetto realizzato da USAID che è durato a lungo e riguardava i metodi e i programmi di insegnamento.

• Considera questo programma di Educazione alla cittadinanza un utile strumento per il Suo lavoro?

Ogni tipo di formazione e tutte le nuove cose apprese sono utili e benvenute nell’insegnamento!

• Ha avuto l’opportunità di praticare alcune didattiche sull’ Educazione alla cittadinanza apprese durante il programma del CISS con i Suoi studenti? Quali sono stati i risultati?

Le mie lezioni sono sempre molto attive, non attendo ad un quadro di riferimento prestabilito, a volte inutile, quindi ho usato alcune delle attività e i risultati sono stati molto positivi, perchè anche agli studenti piacciono le cose nuove ed interessanti.

• Concorda con l’idea di inserire l’Educazione alla cittadinanza, come disciplina, nel programma scolastico?

Certamente, l’Educazione alla cittadinanza e la pratica disciplinare devono far parte dal programma scolastico, ma si dovrebbe realizzare un manuale o un libro di testo per rendere le cose più facili per gli studenti.

• Vorrebbe proseguire con il progetto CISS “Cittadini di Macedonia” e partecipare ai workshop con i Suoi colleghi e studenti della Sua scuola?

Procedere con il progetto, significherebbe collaborare con voi e con gli altri colleghi, significherebbe svolgere un lavoro utile e socializzare, quindi vorrei proseguire!!!

• Ritiene che questo programma educativo rappresenti una buona pratica per la Sua scuola?

Sono sicura che il programma sarà molto utile in pratica, ma ripeto, serve un manuale appropriato o un libro di testo disciplinare.

Per Elica “Grazie per tutto e per sempre…”

I colleghi e lo staff CISS. Leggi il seguito di questo post »

di Edlira Palloshi – Progetto “Cittadini di Macedonia”

Insegnante di Negotino – Prof.ssa Radica Lazova

• Come descriverebbe in generale l’atmosfera del IV° workshop?

Mi ha sorpreso un pò l’assenza da parte di alcuni colleghi, ma generalmente posso dire che c’è stata un’atmosfera lavorativa.

• Quali aspetti di questo workshop le sono piaciuti di più?

Mi è piaciuto il lavoro di squadra durante la preparazione di un progetto che, eventualmente, sarà realizzato tra le città che partecipano a questo programma di formazione. Personalmente non ho partecipato al workshop di sabato perché ho accompagnato gli studenti a vedere una partita a Skopje.

• Ha acquisito delle conoscenze durante i workshop? E quale aspetto ritiene possa aiutarla nel suo lavoro con gli studenti?

Ho certamente acquisito conoscenze sull’educazione alla cittadinanza e sulle problematiche che affronta una società civile moderna. Dato che sono professoressa di lingue straniere questa per me è stata una materia inesplorata. Una delle cose più importanti che ho imparato durante i workshop è che dobbiamo accettare le culture diverse della nostra, accettare le differenze tra i popoli senza pregiudizi e con maggior tolleranza e cercare di imparare cose nuove dalle culture altrui. Ho imparato che dobbiamo essere positivi perché alla fine siamo tutti uguali e abbiamo tutti gli stessi problemi.

• In che modo potrebbe applicare le conoscenze acquisite durante i workshop alla sua materia scolastica?

Potrò utilizzare diverse tecniche di insegnamento su una nuova materia con metodologie diverse da quelle tradizionali e, certamente, porrò accento sul lavoro di squadra durante l’elaborazione di un progetto. Leggi il seguito di questo post »

di Roberto Panza – stagista CISS Bari

Bari e il CISS continuano a ben significarsi crocevia di popoli di Oriente e di Occidente. E’ questa la mia sensazione nell’aver conosciuto Daniela, nata a Struga, e Radica, nata a Negotino, entrambi insegnanti in Macedonia.

Daniela (docente di inglese nel liceo «Niko Nestor» di Struga) e Radica (che insegna francese nel liceo «Santi Cirillo e Metodio» di Negotino) sono state tra il 10 maggio e il 14 maggio scorso presso il capoluogo della Puglia.

Con ambedue, noi del CISS abbiamo condiviso alcune iniziative, tra cui la partecipazione al 2° Festival delle Riscritture (ospitato dal liceo tecnologico e linguistico «Marco Polo», e dal liceo tecnico commerciale geometra e turistico «Salvemini» di Molfetta), e le visite nella Biblioteca regionale pugliese e nell’affascinante Borgo Antico di Bari. Questi appuntamenti sono stati piuttosto pregevoli, perché abbiamo spontaneamente “miscelato” il sapere didattico, folcloristico, culturale, religioso.

Brando Amantonico – responsabile del CISS Bari – mi ha spiegato che in Macedonia c’è una certa instabilità politica (causata dalle etnie macedoni, turche, albanesi, rom), che ovviamente appesantisce abbastanza quella stessa popolazione. Pur tuttavia, ho notato che è l’umiltà radicata in queste due macedoni ortodosse (virtù preziosa per l’unità dei cristiani).

Quando le abbiamo accompagnate all’aeroporto di Palese, ambedue hanno espresso il desiderio di ritornarci presto a Bari, e di voler accoglierci nelle loro stesse località. Dunque, anche Daniela e Radica simboleggiano lo scambio di idee, e di sentimenti, a favore della socializzazione europea!.

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