di Enrico Castelli – cooperante CISS in Etiopia

Mentre pioggie torrenziali hanno trasformato Konso in un giardino lussureggiante, e le sue strade in fiumi di fango, abbiamo avuto in questo weekend la visita amichevole di alcuni colleghi di una ONG da tempo attiva in Etiopia, LVIA. Francesca Bernabini, Deputy Country Representative, accompagnata da due ingegneri con mansioni di energy facility, Emanuele Gualazzi e Stefano Mandelli, sono giunti sabato mattina da Moyale, sulla frontiera Kenyota per una breve visita a Konso.

Essi sono rimasti colpiti dalla bellezza del paesaggio – che invero è adesso magnifico, grazie al verde brillante delle coltivazioni – e dalla ricchezza culturale dei villaggi che hanno visitato. Nella mattina di domenica essi hanno visitato il sito del centro culturale dove li ho guidati in una visita ragionata sulle scelte effettuate per costruire il primo centro culturale di tutta la regione del sud etiopico.

Si sono dimostrati assai interessati anche perchè essi, provenendo da Moyale che si trova in territorio Borana, i tradizionali nemici dei Konso, avevano un’immagine dei Konso assai diversa da quanto hanno potuto cogliere nella loro pur breve visita. Hanno dimostrato poi un sincero interesse quando ho accennato alla volontà di accogliere in futuro nel centro culturale tutte le forme artistiche espresse dalle popolazioni etiopiche, con particolare attenzione alle genti del sud.

Bisogna ricordare che LVIA aveva iniziato un progetto di turismo sostenibile in territorio Sidama, promettente ma purtroppo chiusosi troppo presto. L’incontro è stato inoltre proficuo per lo scambio di informazioni sulle attività che LVIA conduce nel campo delle forniture idrico-sanitarie alle popolazioni somale, rifugiatesi in territorio etiopico negli ultimi anni, e particolarmente numerose attorno alla frontiera con il Kenya.

Gli ospiti sono ripartiti nel primo pomeriggio per giungere a Moyale prima di notte, visto lo stato pessimo delle strade da quando piove.