laboratorio educazione ambientaledi Silvia Scimeca e Marco Vella – operatori volontari CISS

Quasi un mese fa sono iniziate le attività di educazione ambientale “Menti attive” per due classi del liceo scientifico B. Croce di Palermo. Il laboratorio, realizzato nell’ambito del progetto “Non uno di meno ma ognuno a suo modo” e gestito dagli operatori/trici del CISS e vede anche la nostra collaborazione in qualità di volontari. Le attività, articolate in sei incontri, attraverso una metodologia partecipativa mirano a far riflettere i ragazzi sulle questioni ambientali, a partire da strumenti come ad esempio il gioco di squadra e il video, e in una seconda fase prevedono la progettazione e la costruzione di oggetti nell’ottica dell’eco design. Le parole chiave di questo laboratorio sono le 5 R (riduzione, riuso, riciclo, recupero, risparmio) che già campeggiano su un foglio appeso in ciascuna delle due classi.

Durante i primi incontri sono stati affrontati i temi della sostenibilità ambientale, del consumismo, dello smaltimento dei rifiuti o del loro riuso creativo. Tutto ciò è avvenuto principalmente attraverso un quiz che ha visto la partecipazione dei ragazzi divisi in gruppi e la proiezione del video di Annie Leonard “La storia delle cose”. A partire da questi strumenti sono emerse le conoscenze dei partecipanti rispetto agli argomenti e sono nate alcune curiosità e momenti di riflessione condivisi all’interno delle classi. La carta di Peters è stato un altro strumento utile per individuare il “percorso geografico” che fanno il caffè, il computer e i jeans, dalla loro ideazione, alla produzione, trasporto, consumo e smaltimento. Si è riflettuto sugli aspetti legati alle disuguaglianze di distribuzione del reddito legato alla produzione fra paesi del Nord e del Sud, alle tematiche dei diritti umani, alla giustizia sociale e ambientale.

La parte forse più interessante e più coinvolgente per i ragazzi è stata quella in cui hanno cominciato a sporcarsi le mani (nel vero senso della parola) realizzando oggetti di eco design. L’idea era di far realizzare ai ragazzi stessi degli oggetti con materiali di riuso per arredare un’aula non utilizzata, destinata alle due classi coinvolte come luogo di incontro alternativo all’interno della scuola, da usare nei momenti liberi per leggere un libro oppure per svolgere le assemblee di classe o altro ancora. Dopo aver visto l’aula, i ragazzi, divisi in gruppi, hanno deciso di cosa occuparsi e realizzato una sorta di plastico e, dopo aver individuato i materiali necessari, sono stati invitati a portarne alcuni la settimana successiva per iniziare a realizzare gli oggetti.

È così che piano piano, a partire da pedane, copertoni, un vecchio banco, carta e cartone, sacchetti e bottiglie di plastica, spago, colla e un vecchio lenzuolo stanno prendendo forma e colore un tavolino, dei grandi cuscini, una panca, una lampada ed altro ancora. I ragazzi si sono subito messi al lavoro con entusiasmo e probabilmente si stanno rendendo conto di come tanti materiali spesso destinati ad essere buttati, se opportunamente riutilizzati possono dare vita a nuovi oggetti utili, con una spesa irrisoria e senza inquinare.

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laboratorio educazione ambientale