da Marco Mondino

Nella piazza centrale di Fuheis c’è un grosso albero di Natale, le feste sono ormai finite da più di due mesi, ma l’albero sta ancora lì pieno di palline e decorazioni.

Percorriamo la città in macchina, si susseguono diverse rotatorie, in ognuna c’è una scultura o una statua, la strada centrale è piena di negozietti di alimentari, centri di bellezza e varie boutique d’abbigliamento.


Fuheis è poco distante da Amman, la popolazione è quasi tutta cristiana e basta camminare per le strade per notare la presenza di diverse chiese, non mancano neanche quelle ortodosse.

Sono molti i profughi iracheni che in questi anni si sono trasferiti in questa città, oggi si contano decine di famiglie che si trovano in situazione di estrema povertà, e sono molte le donne e gli anziani.

Gli Iracheni sono una comunità molto mobile, non esistono in Giordania dei campi profughi per gli iracheni, e non è facile avere delle stime certe e precise sul numero dei profughi.

In questi giorni sono partiti i lavori di ristrutturazione dell’edificio che ospiterà un centro di assistenza sanitaria. Il progetto finanziato dal Ciss, offrirà alla comunità di rifugiati iracheni, ma anche alla popolazione di Fuheis, un servizio gratuito di consulenza sanitaria.

L’edificio che ospiterà il centro medico sarà dotato di una sala d’aspetto, un ambulatorio, una stanza per le visite e una farmacia. Il centro che offrirà servizi di pronto soccorso, fornitura di medicinali e il trattamento medico di base permetterà ai profughi iracheni di accedere ai servizi medici.

La seconda fase del progetto prevedrà l’acquisto di una clinica mobile, in questo modo sarà possibile raggiungere anche la comunità dei rifugiati di Sweileh e Salt (rispettivamente a 10 e 18 km da Fuheis) che sono tra le più povere della zona e dove vivono più di 60 famiglie di rifugiati iracheni che non hanno accesso a nessun tipo di servizio sanitario.

Il partner locale del progetto è l’unione delle donne Giordane (Jordanian Women’s Union), che ha in gestione il centro dove sono iniziati i lavori.

Da molti anni la Jordanian Women’s Union fornisce supporto alle donne che si trovano in condizione di disagio e segue i casi di violenza e abuso. Una delle attività più importanti è la linea di telefono amico collegata con la sede di Amman nella quale convergono tutte le segnalazioni di abusi, violenze e le richieste di aiuto di donne che si trovano in condizioni di disagio. Recentemente sono state molte le richieste di aiuto da parte di donne rifugiate irachene.

A Fuheis la JWU oltre ad aver attivato la linea del telefono amico ha tenuto dei corsi rivolti alle donne per la prevenzione del cancro al seno e ha realizzato diverse attività anche con i bambini, come i summer camps estivi.